IL RISCHIO VULCANICO

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ATTIVITA' VULCANICA

In base alla loro attività i vulcani si distinguono in:

  • vulcani attivi;
  • vulcani spenti;
  • vulcani quiescenti.

Un vulcano è attivo quando la sua camera magmatica si riempie costantemente di magma, per cui il vulcano è in continua eruzione o erutta ad intervalli di tempo.

Un vulcano spento, per contro, è un vulcano la cui camera magmatica non contiene più magma e, di conseguenza, si riempie di acqua proveniente dalle precipitazioni.

Un vulcano quiescente è un vulcano che, al momento non è in attività, ma che non è ancora spento. Quindi nella sua camera magmatica c'è ancora del magma e il vulcano potrebbe tornare ad eruttare in qualsiasi momento.

RISCHIO VULCANICO

Il rischio vulcanico è la probabilità che, in una determinata area, si verifichi un'eruzione vulcanica, in rapporto ai danni che essa può provocare.

Il rischio più elevato è proprio quello relativo ai vulcani quiescenti perché spesso si tende a considerali spenti mentre stanno accumulando energia al loro interno per tornare ad eruttare.

Inoltre, le eruzioni esplosive sono più pericolose rispetto a quelle effusive, essendo più violente.

Le eruzioni di tipo effusivo sono caratterizzate da una limitata velocità della colata lavica, per cui, nel momento in cui si dovesse verificare un'eruzione, c'è il tempo di evacuare la zona interessata, . Questo permette di limitare i danni in termini di vite umane, anche se si verificano comunque danni alle abitazioni, alle colture della zona, soprattutto quando il cratere si trova a bassa quota.

Le eruzioni di tipo esplosivo sono contraddistinte da un violento getto di materiali piroclastici. Nei periodi di quiescenza, il magma che si raffredda e si solidifica crea un tappo che va ad ostruire il camino vulcanico. Al di sotto di questo tappo, però, il magma caldo cerca di risalire in superficie esercitando una notevole pressione fino a quando il tappo esplode. I danni che questo tipo di eruzione provoca, soprattutto in termini di vite umane, sono maggiori.

Il rischio vulcanico, però, non dipende solamente dalla violenza dell'eruzione. Un altro elemento molto importante, ad esempio, è la densità di abitazionedella zona nella quale il vulcano si trova.

Immaginiamo un vulcano situato in un deserto. L'eruzione vulcanica, anche se di tipo esplosivo, provocherà sicuramente meno danni in termini di vite umane, rispetto all'eruzione di un vulcano situato in una zona fortemente abitata.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

PREVENZIONE DEL RISCHIO VULCANICO

Per ridurre il rischio vulcanico è necessario evitare la formazione di insediamenti urbani nelle zone vulcaniche.

Questo, però, non è sempre possibile perché, le zone intorno ai vulcani spesso erano altamente abitate già dall'antichità per la loro particolare fertilità. In queste zone si può, semplicemente, evitare la formazione di ulteriori insediamenti.

Molto importante è, inoltre, sorvegliare i vulcani: su alcuni di essi sono installati dei sistemi di monitoraggio basati su strumenti di ripresa all'infrarosso che permettono di rilevare le variazioni di temperatura dell'edificio vulcanico.

SEGNALI PRECURSORI

Prima di un'eruzione vulcanica, in superficie, si avvertono una serie di segnali precursori che ci fanno comprendere che presto ci sarà un'eruzione.

Tali segnali sono:

  • leggeri terremoti nella zona vulcanica, dovuti all'aumento della pressione all'interno del vulcano o al movimento del magma. Questi terremoti sono rilevabili con i sismografi e possono provocare delle fratture in profondità;
  • innalzamenti o abbassamenti del cono vulcanico o del terreno circostante. L'afflusso di magma nell'edificio vulcanico provoca un suo rigonfiamento temporaneo o permanente, mentre la fuoriuscita del magma in fessure laterali comporta uno sgonfiamento dell'edificio vulcanico. Queste deformazioni del suolo sono piuttosto lente, ma sono rilevabili dalle strumentazioni. Tipici di questo fenomeno sono i bradisismi;
  • abbassamento del livello dell'acqua nei pozzi dovuto al formarsi di spaccature che fanno scendere l'acqua di falda in profondità;
  • aumenti di temperatura alla superficie del vulcano;
  • aumenti del fenomeno delle fumarole.

Questi segnali, però, non sempre si verificano prima di un'eruzione vulcanica e non permettono, in nessun caso, di determinare in modo certo quando essa avverrà. In ogni caso, il loro verificarsi, indica che ci si trova di fronte ad una situazione anomala.

 
 
 


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