IL PALEOMAGENTISMO
La teoria della deriva dei continenti - scuola media
La teoria dell'espansione dei fondali oceanici - scuola media
La teoria della tettonica a zolle - scuola media
Le placche litosferiche - scuola superiore
La teoria della deriva dei continenti - scuola superiore
I punti caldi e i movimenti delle placche - scuola superiore
Cause dei movimenti delle placche - scuola superiore
TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI
La teoria nata nel 1915 dal metereologo tedesco Alfred Wegener nota col nome di teoria della deriva dei continenti, secondo la quale la Terra era inizialmente formata da un solo continente che successivamente si sarebbe diviso in quelli attuali, fu fortemente criticata dai geologici dell'epoca.
TEORIA DELL'ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI
Dopo la seconda guerra mondiale, grazie alla possibilità di impiegare nuovi strumenti, sono state effettuate esplorazioni sui fondali oceanici che hanno permesso di scoprire le dorsali oceaniche.
Si è supposto che, lungo la frattura presente al centro delle dorsali, è avvenuta la separazione tra le varie placche litosferiche e si è avuta la formazione di nuova crosta per effetto della risalita del magma dall'interno del pianeta.
Questa teoria è stata denominata teoria dell'espansione dei fondali oceanici.
CAMPO MAGNETICO TERRESTRE
La Terra si comporta come un grande magnete, in altre parole è come se al centro della Terra vi fosse una barra magnetica inclinata di circa 11° 30' rispetto all'asse di rotazione terrestre.
Agli estremi di questa barra troviamo, rispettivamente, il Polo Nord magnetico e il Polo Sud magnetico che non coincidono, dunque, con il Polo Nord e il Polo Sud geografici.
Il magnetismo del pianeta è giustificato dal fatto che il nucleo è composto prevalentemente da ferro e nichel che sono minerali ferromagnetici. L'origine del campo magnetico terrestre, molto probabilmente, è collegato al movimento di cariche elettriche che si ha nel nucleo esterno.
Il campo magnetico prodotto dalla Terra genera delle linee di forza che escono dal Polo Sud magnetico e rientrano al Polo Nord magnetico per cui possiamo dire che il campo magnetico terrestre inverte il suo orientamento ad intervalli di tempo più o meno lunghi: questo significa che ciò che prima sitrovava al Polo Nord magnetico passa al Polo Sud magnetico e viceversa.
MAGNETISMO FOSSILE
Negli anni '60, i geologi anglosassoni Vine e Matthews condussero degli studi sul magnetismo delle roccepresenti nel pavimento oceanico.
Quando il magma si raffredda, alcuni minerali che contengono ferro, si magnetizzano e vanno a disporsi in modo parallelo al campo magnetico terrestre. Per questo motivo, osservando le rocce magmatiche, si è in grado di comprendere quale era la direzione del campo magnetico terrestre al momento della loro formazione.
Si chiama paleomagnetismo lo studio delle proprietà magnetiche delle rocce.
Esaminando i fondali oceanici, a partire dall'asse della dorsale, si notò che essi sono formati da fasce di rocce parallele che alternano una magnetizzazione normale, ovvero simile all'attuale campo magnetico terrestre, e una magnetizzazione inversa, ovvero con un orientamento in senso opposto. Queste fasce hanno un andamento simmetrico da una parte e dell'altra della dorsale.
Si scoprì inoltre, che, mano a mano che ci si allontanava dalla dorsalesi trovano rocce di formazione più antica. Questo confermerebbe che, ai lati della dorsale, va a formarsi nuova roccia che allontana quella precedente.
TEORIA DELLA TETTONICA DELLE PLACCHE
Queste nuove scoperte hanno permesso di formulare la teoria della tettonica a placche più completa rispetto a quella della deriva dei continenti di Wegener.