IL FUSTO

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IL FUSTO

Il fusto prende anche il nome di caule.

Non tutte le piante hanno fusti simili: essi, infatti, possono essere molto diversi gli uni dagli altri per forma, dimensioni, modalità di sviluppo.

Alcune piante hanno un fusto che cresce sottoterra, altre hanno un fusto che fuoriesce dal terreno per pochi centimetri, altre ancora sono dotate di un fusto che raggiunge decine di metri di altezza.

Anche la struttura interna del fusto e il modo in cui le cellule sono disposte possono essere molto diverse da una pianta all'altra.

FUNZIONI DEL FUSTO

Il fusto svolge varie funzioni. Esso:

  • sostiene le parti aeree della pianta.

    Dal fusto partono i rami che danno vita a foglie e fiori;

  • distribuisce le sostanze nutritive assorbite dalle radici.

    In alcune piante il fusto svolge anche una funzione di riserva delle sostanze nutritive.

CARATTERISTICHE DEL FUSTO

Generalmente il fusto cresce sul terreno perpendicolarmente rispetto ad esso, tuttavia esistono anche:

  • fusti rampicanti, come nel caso della vite;
  • fusti volubili, che crescono a spirale intorno ad un sostegno, come il luppolo;
  • fusti striscianti, che crescono orizzontalmente sul terreno, come nel caso della zucca.


I fusti possono crescere anche sottoterra: in questi casi si parla di fusti sotterranei o fusti trasformati come sono i rizomi, i bulbi e i tuberi.

Fusti sotterranei


A volte il fusto si trasforma in modo tale che, interi rametti, danno vita a strutture di aggancio dette cirri oppure a strutture di difesa come le spine.

Lungo il fusto si ossevano dei nodi: essi sono i punti dove si attaccano le foglie. La parte di fusto compresta tra due nodi prende il nome di internodo.

In corripondenza del punto di attacco delle foglie si trovano delle gemme: da esse si formano nuovi rami e nuove foglie.

CONSISTENZA DEL FUSTO

Il fusto può presentarsi con diverse consistenze:

  • in alcuni casi è erbaceo ed è detto stelo;
  • in altri è alto e nodoso, ma vuoto al suo interno, e prende il nome di culmo;
  • a volte è tenero e privo di foglie ed è chiamato scapo;
  • può essere molto corto ed è detto acaule;
  • può ramificare già dalla base e prende il nome di frutice;
  • oppure può essere consistente e legnoso e prende il nome di albero.


Tipi di fusto a seconda della loro consistenza

STRUTTURA DEL FUSTO

Il fusto ha una struttura a strati:

  • lo strato più esterno prende il nome di epidermide. Esso è formato da cellule prive di clorofilla ed ha una funzione protettiva;
  • lo strato seguente prende il nome di corteccia ed ha una funzione di sostegno;
  • all'interno della corteccia si trova il cilindro centrale nel quale sono presenti i vasi conduttori.

    Tali vasi sono disposti in maniera diversa a seconda del tipo di pianta:

    • nelle monocotiledoni la loro distribuzione è sparsa;
    • nelle dicotiledoni e nelle gimnosperme sono disposti ad anello.

      I vasi conduttori sono di due tipi:

      • i vasi cribrosi che sono rivolti verso l'esterno e costituiscono il floema primario;
      • i vasi legnosi che sono rivolti verso l'interno e costituiscono lo xilema primario;

      Tra floema e xilema si trova il cambio

  • la parte più interna del fusto è detta midollo centrale. Qui vengono depositate le sostanze di riserva.


Struttura del fusto

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

ACCRESCIMENTO DEL FUSTO

Il fusto cresce grazie a due tipi di accrescimento:

  • l'accrescimento primario;
  • l'accrescimento secondario.

Per accrescimento primario si intende la crescita del fusto in altezza. Esso avviene grazie alla divisione delle cellule che formano il meristema apicale.

Molte piante, ma non tutte, nel corso della loro vita vanno incontro anche ad un accresciemento secondario, cioè ad un allargamento del loro fusto.

Nelle gimnosperme e nelle dicotiledoni l'accresciemtno secondario avviene in due tessuti:

  • il cambio vascolare;
  • il cambio del sughero.


Accrescimento secondario

Tra il floema primario e lo xilema primario si forma il cambio vascolare che produce:

  • verso l'l'esterno, floema secondario, simile al primario, che prende il nome di libro;
  • verso l'interno, xilema secondario, simile al primario, che prende il nome di legno;

La formazione del floema e dello xilema secondari determina la crescita dello spessore del fusto.


Accrescimento secondario

L'attività del cambio è strettamente legato alle condizioni climatiche: alle nostre latitudini, questa attività è molto forte nel periodo primaverile, poi rallenta fino a cessare completamente nel periodo autunnale ed invernale.

All'attività di allargamento del fusto dovuto al cambio vascolare, si affianca un processo di dilatazione della corteccia. Mentre l'epidermide non cresce e, pertanto, finisce col morire, sotto di essa si forma un tessuto secondario detto sughero prodotto, soprattutto verso l'esterno, dal cambio del sughero o fellogeno.

Il sughero è un rivestimento presente nei fusti legnosi il cui compito è quello di proteggere l'albero essendo impermeabile ed impenetrabile agli insetti.


Accrescimento secondario

 
 
 


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