COME SI NUTRONO LE PIANTE

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NUTRIZIONE

Se mettiamo dei semi in un vaso, con della terra asciutta, noteremo che essi non germoglieranno: l'acqua è necessaria perché dal seme possa nascere una piantina.

Tuttavia l'acqua non è sufficiente.

Prendiamo dei semi: mettiamo alcuni di essi in acqua distillata, altri semi li copriamo con della sabbia che abbiamo lavato ripetutamente, mentre i restanti semi li copriamo con del terreno fertile. In tutti e tre i casi nasceranno delle piantine, ma solamente quelle nate nel terreno ferile cresceranno, mentre le altre dopo poco tempo moriranno.

Questo fenomeno si verifica perché, inizialmente, le piantine prendono il nutrimento loro necessario dai cotiledoni, cioè dalla parte interna del seme che funge da riserva di sostanza nutritive. Una volta che queste riserve si sono esaurite, la pianta si procura il suo nutrimento dal terreno e, laddove questo nutrimento manca, la piantina muore.

Il nutrimento che la pianta trae dal suolo è rappresentato dai sali minerali.

Quindi, la pianta per nutrirsi ha bisogno di acqua e sali minerali: essi costituiscono la cosidetta linfa grezza.

OSMOSI

Come avviene il passaggio dell'acqua e dei sali minerali dal terreno alle radici?

Tale passaggio avviene per osmosi.

Con questo termine si intende il processo per mezzo del quale un solvente passa da una soluzione diluita ad una più concentrata attraverso una membrana semi-impermeabile, cioè capace di far passare solamente alcune sostanze.

La membrana delle cellule che formano i peli radicali è una membrana semi-impermeabile: lascia passare l'acqua e i sali minerali, presenti nel terreno, all'interno della radici dove la concentrazione salina è maggiore.

Nutrizione delle piante

SALITA DEI LIQUIDI

Una volta assorbiti, acqua e sali minerali, salgono all'interno della pianta.

Per dimostrarlo possiamo fare un semplice esperimento.

Prendiamo un recipiente e riempiamolo con acqua e con del colore rosso liquido. Tagliamo il ramo di una pianta legnosa e mettiamolo nel recipiente con acqua colorata immergendolo dalla parte dove abbiamo praticato il taglio.

Lasciamo il ramo nell'acqua per alcune ore, poi togliamolo e pratichiamo un taglio trasversale alcuni centimetri più in alto.

Noteremo che la zona del fusto che prende il nome di legno si sarà colorata di rosso, mentre le altre zone (cioè l'epidermide, la corteccia, il libro e il midollo) saranno rimasti del loro colore originale.

Se ci procuriamo una lente di ingrandimento vedremo, nel legno, tanti puntini rossi: si tratta dei vasi legnosi, cioè di canali molto sottili attraverso i quali l'acqua e i sali minerali giungono fino alle foglie.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

CAPITALLARITA' E TRASPIRAZIONE

Ma come riesce la linfa grezza a salire dalle radici fino alle foglie tenuto conto che alcune piante sono alte anche centinaia di metri?

Ciò è possibile grazie a due fenomeni:


Le molecole dell'acqua e dei sali minerali salgono lungo i vasi legnosi per capillarità.

I liquidi come l'acqua, se posti in vasi di diametro molto piccolo salgono maggiormente rispetto a quando sono posti in vasi di maggiore diametro. I vasi legnosi sono sottilissimi e questo favorisce la salita dell'acqua e dei sali minerali.

Il fenomeno della capillarità però, da solo non è sufficiente a spiegare come la linfa grezza riesca a salire anche per centinaia di metri.

L'altro fenomeno necessario a spiegare la risalita della linfa grezza è quello della traspirazione

Le molecole dell'acqua e dei sali minerali salgono lungo i vasi legnosi unite da una forza di coesione: quando le molecole arrivano in alto, per mezzo della traspirazione, evaporano trascinando verso l'alto le molecole che seguono. In questo modo la colonna di linfa grezza sale, mentre le radici assorbono altra acqua e sali minerali.

A conferma di quanto detto si può notare che nelle piante prive di foglie la circolazione della linfa grezza avviene più lentamente.

Prendiamo due rami della stessa pianta: uno con le foglie e l'altro privo di foglie. Immergiamo entrambi, per alcune ore, in acqua colorata. Passato questo tempo tagliamo trasversalmente entrambi i rami: noteremo che il colore è salito molto di più nel ramo con le foglie rispetto a quello privo di foglie.

 
 
 


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