LA FECONDAZIONE
L'impollinazione - scuola elementare
I frutti e i semi - scuola elementare
Il fiore - scuola media
Il ciclo riproduttivo delle angiosperme - scuola media
L'impollinazione - scuola media
Veri frutti e falsi frutti - scuola media
La formazione del seme e del frutto - scuola superiore
FECONDAZIONE
Una volta avvenuta l'impollinazione, cioè una volta che il polline prodotto dallo stame raggiunge l'ovulo contenuto nel pistillo, avviene la fecondazione dalla quale nasce il seme.
FECONDAZIONE INCROCIATA
Quasi sempre la fecondazione avviene tra il polline e gli ovuli di fiori diversi appartenenti a piante diverse, anche se della stessa specie: in questi casi si parla di fecondazione incrociata.
Al fine di evitare che la fecondazione avvenga tra il polline e gli ovuli di uno stesso fiore, in genere, stami e pistilli maturano in tempi diversi.
COME AVVIENE LA FECONDAZIONE
Una volta che il polline di un fiore ha raggiunto un'altro fiore, esso si posa sullo stimma del pistillo che, essendo abbastanza viscoso, lo cattura.
Quindi il polline forma un prolungamento detto tubo pollinico che favorisce la sua discesa lunto lo stilo fino ad arrivare all'ovario.
Qui il polline raggiunge l'oosfera contenuta in un ovulo.
Il gamete maschile si unisce con quello femminile e si forma lo zigote, cioè la prima cellula di quella che sarà la nuova pianta.
IL SEME
Dallo zigote si forma, poco alla volta, il seme.
Alcune cellule dell'oosfera si trasformano dando vita ad un tessuto protettivo che prende il nome di tegumento.
Al suo interno si trovano i cotiledoni, strutture ricche di sostanze nutritive che serviranno ad alimentare la nuova piantina.
Sempre all'interno del tegumento si trova l'embrione della nuova pianta formato da una radichetta, dal fusticino e dalle foglioline.
Il tegumento, i cotiledoni e l'embrione formano il seme che serve a proteggere e a nutrire la nuova pianta.
MONOCOTILEDONI E DICOTILEDONI
I semi delle angiosperme possono avere:
- un solo cotiledone. In questo caso la pianta è detta monocotiledone.
Sono monocotiledoni il grano, il mais, il tulipano, il giglio;
- due cotiledoni. In questo caso la pianta è detta dicotiledone.
Sono dicotiledoni il fagiolo, la quercia, la margherita, il pero.
IL FRUTTO
Una volta formatosi il seme:
- gli stami e i petali appassiscono e cadono;
- l'ovario si ingrossa e si modifica in modo da trasformarsi in frutto.
Il frutto serve a proteggere il seme.
Questi frutti sono detti veri frutti.
In alcuni casi il frutto non si forma dall'ingrossamento dell'ovario, ma dalla trasformazione di altre parti del corpo della pianta: in questi casi si parla di falsi frutti.