LE NEBUSOLE
MATERIA INTERSTELLARE
Le polveri e i gas presenti nello spazio, fra le stelle, prendono il nome di materia interstellare.
Dalla materia interstellare nascono le stelle.
NEBULOSE
Spesso si osservano degli ammassi di tali gas e polveri che sono dette nebulose
Questo termine deriva dal latino nebula che significa nebbia.
Dobbiamo precisare che, questa definizione di nebulosa, è quella moderna. Infatti, prima della fine dell'800 non si pensava che lo spazio tra una stella e l'altra fosse occupato da materia, bensì si riteneva che esso fosse vuoto e per nebulose si intendevano le galassie.
TIPI DI NEBULOSE
Le nebulose possono essere di vari tipi:
- le nebulose oscure;
-
e nebulose luminose,
dette anche nebulose diffuse.
Queste, a loro volta, si differenziano in:
- nebulose a riflessione;
- nebulose ad emissione.
NEBULOSE OSCURE
Le nebulose oscure sono cumuli di gas e polveri talmente densi da non permettere di vedere la luce delle stelle che si trovano dietro di esse.
Tra le nebulose oscure abbiamo i globuli di Bok, dal nome dell'astronomo olandese Bart Jan Bok che le ha studiate: si tratta delle più piccole nebulose oscure. Esse hanno forma sferica e, molto probabilmente, proprio nei globuli di Bok si formano le stelle.
NEBULOSE A RIFLESSIONE
Le nebulose a riflessione permettono di vedere la luce delle stelle più vicine e più luminose, luce che viene riflessa dalle polveri e dai gas che formano la nebulosa.
La luce che emettono è solitamente blu perché questo colore è quello che più facilmente si riflette.
Tra le nebulose a riflessione vi sono quelle variabili la cui luminosità cambia in seguito ai cambiamenti delle stelle che le illuminano.
Sono nebulose a riflessione l'ammasso delle Pleiadi e la nebulosa attorno alla stella Antares.
NEBULOSE AD EMISSIONE
Le nebulose ad emissione si differenziano dalle precedenti perché sono dotate di una esile luce propria.
Queste nebulose sono composte soprattutto di gas e la luce che emettono è dovuta ad un fenomeno di fluorescenza causato da radiazioni ultraviolette prodotte da stelle vicine.
La luce emessa da queste nebulose è, generalmente, rossa.
La nebulosa di Orione è un esempio di nebulosa ad emissione: essa è distante circa 1.270 anni luce dalla Terra.
Tra le nebulose ad emissione troviamo le nebulose planetarie. Il termine nasce dal fatto che esse sembrano simili ai pianeti, ma in realtà sono resti di stelle, piccole o medie, in via di estinzione. La stella espelle gli strati superficiali, ma al suo centro rimane il nucleo che è ancora in grado di illuminare il materiale espulso.
Le nebulose planetarie sono spesso bipolari, cioè si caratterizzano per la loro forma simile ad una farfalla o ad una clessidra.
Nebulose ad emissione sono anche i resti di supernove, cioè stelle molto grandi che stanno morendo. Anche in questo caso la stella esplode espellendo gli strati superficiali, mentre al centro rimane una pulsar, ovvero una luce che pulsa.